Paleokairisio – Vino tradizionale dell’Epiro
PRODUTTORE: Tenuta Glinavos, Zitsa, Epiro
NOME DEL VINO: Paleokairisio
TIPOLOGIA: vino macerato spumantizzato.
ANNATA: 2021
CLASSIFICAZIONE: Indicazione Geografica Protetta – I.G.P. “Ioannina”
UVAGGIO: Debina 97%, Vlahiko 3%, vitigni autoctoni dell’Epiro.
La Debina è la principale e più conosciuta varietà bianca autoctona dell’Epiro, così come il Vlahiko è la varietà a bacca rossa più nota della regione. Tanto la Debina dà vini di grande freschezza tanto il Vlahiko dà vini dai tannini morbidi e avvolgenti.
VIGNETO: le uve provengono da vigneti selezionati della zona di Zitsa
RESA PER ETTARO: Debina 100q.li/ha, Vlahiko 80q.li/ha
BOTTIGLIE PRODOTTE: 100.000 (da 500ml.)
VINIFICAZIONE: gli acini interi diraspati fermentano spontaneamente per 12 giorni in botti di rovere a temperatura ambiente.
Quando la temperatura esterna cala e la fermentazione si ferma avviene un primo travaso, seguito da altri 2/3 travasi, a seconda dell’annata, nel corso dell’autunno.
La seconda fermentazione avviene in tini di acciaio chiusi senza aggiunta di alcuna sostanza e/o di liquer di tirage.
Successivamente avviene l’imbottigliamento con il vino che mantiene un piccol residuo zuccherino.
CONTENUTO ALCOLICO: 10,5%
CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE: il colore di questo particolarissimo vino tradizionale dell’Epiro è arancio/ambra e ricorda il colore del miele o del tè.
Il naso è complesso, con gli aromi di mela e di burro integrati da note speziate di cannella e garofano.
In bocca il Paleokairisio è ricco, fresco sia per le gentili bollicine che per la naturale acidità della Debina e si confermano gli aromi di mela, di burro e di spezie già percepiti al naso. Nel persistente finale emergono note dolci di ciliegia
ABBINAMENTI: vino complesso e per questo versatile, il Paleokairisio si abbina a piatti piccanti, carni arrosto, in particolare agnello, torte rustiche e… dolci!
Ma data la sua originalità si presta a molti abbinamenti creativi ed inconsueti: provatelo con la pizza ed i fritti della rosticceria italiana.
TEMPERATURA DI SERVIZIO: da gustare fresco, ma non freddissimo, alla temperatura di 10-12°C
EVOLUZIONE: il Paleokairisio ha già svolto un lungo periodo di affinamento in bottiglia e si presenta pronto per il consumo. Si consiglia di consumare l’annata 2021 entro il 2025.
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