Retsina cuveè
PRODUTTORE: Tenuta Apostolidis, Dialekto, Macedonia orientale
NOME DEL VINO: Retsina cuveè
TIPOLOGIA: vino bianco resinato biologico.
ANNATA: 2021
CLASSIFICAZIONE: Denominazione secondo tradizione “Retsina”
UVAGGIO: Malagouzià e Asyrtiko, vitigni autoctoni greci.
VIGNETO: le uve provengono da vigneti di proprietà in località Paleohori e Aghia Triada. Sono le due vigne dalle quali provengono le uve di due vini single cru della Tenuta: la Malagouzià Paleohori e l’Asyrtiko Aghia Triada
RESA PER ETTARO:
BOTTIGLIE PRODOTTE: 2.100
VINIFICAZIONE: le uve di entrambe le varietà vengono messe a fermentare in un’unica grande anfora. La fermentazione avviene ad opera dei soli lieviti indigeni e la resina di pino di Aleppo viene aggiunta durante questa fase. Il vino rimane a contatto delle fecce fini per sette mesi e viene imbottigliato senza filtrazione e senza aggiunta di solfiti.
CONTENUTO ALCOLICO: 13%
CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE: questa particolarissima retsina si presenta di un colore ambra e leggermente torbida.
Il naso è complesso, inusuale per la compresenza degli aromi della resina (pino, rosmarino, eucalipto), degli aromi varietali (pesca, arancia, gelsomino, tè verde) e della terracotta. Ne viene fuori un bouquet inconsueto eppure molto armonioso e accattivante.
In bocca il vino ha bella feschezza, sia per l’acidità che per la balsamicità della resina, e tannini morbidi ben amalgamati da una nota di dolcezza. Finale evidentemente balsamico e lungo.
ABBINAMENTI:
TEMPERATURA DI SERVIZIO: da gustare alla temperatura di 12-14°C
EVOLUZIONE: evolve bene per 3-5 anni dalla produzione.
Nota del selezionatore
La Retsina Cuveè biologica della Tenuta Apostolidis presenta varie particolarità: innanzi tutto è una retsina ottenuta da due varietà vinificate congiuntamente. In secondo luogo il vino così ottenuto rimane a contatto e matura con le fecce fini a lungo.
Infine, una delle due varietà, la Malagouzià, è una varietà aromatica: tradizionalmente la retsina si fa con vitigni non aromatici proprio per la presenza della resina che di suo dona già al vino aromi importanti e definiti.
Eppure è vino equilibrato, di piacevolissima e facile beva, in cui l’enologo, novello trapezista sospeso nel vuoto e senza protezione, ha portato a termine il suo esercizio senza cadere.
Costas Linardos
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