Il vino greco – momenti di civiltà della tavola – parte prima – caratteri generali
IL VINO GRECO – MOMENTI DI CIVILTA’ DELLA TAVOLA
PARTE PRIMA – CARATTERI GENERALI
“Oinos, il caro demone”, come lo definisce Ateneo di Naucrati nel Deipnosophistai – I dotti a banchetto.
L’amata bevanda degli antichi greci che accompagnava i loro banchetti.
Il compagno dei momenti felici e dei momenti tristi.
Nel mondo greco, il vino ha sempre fatto parte dei cinque elementi base dell’alimentazione insieme all’acqua, al sale, all’olio e ai cereali. Bevanda che accompagna i pasti, calmante o anche medicina, il vino è strettamente legato alla civiltà e alla religione greca. Nella società greca il vino si trova ed è presente in tutte le manifestazioni dell’uomo, divide con lui i piaceri e la tristezza. Solidale nella felicità e nella sventura, sigillo dell’amicizia e balsamo del dispiacere, è un compagno fedele e costante.
Un elemento che ha significativamente influito sulla rivalutazione qualitativa dei vini greci è stato la corretta valorizzazione della vigna greca.
La geografia del territorio ha, infatti, facilitato la creazione di piccole zone vocate alla coltivazione della vite.
Sebbene le catene montuose della Grecia non raggiungano altezze considerevoli, le colline e le montagne che la attraversano la dividono in piccole valli e brevi pianure, talvolta isolate dalle zone limitrofe, dando così al territorio una particolare morfologia.
Una delle caratteristiche del vigneto greco è, dunque, il gran numero di piccoli territori dal particolare ecosistema (terreno-clima-esposizione-varietà di vitigni) dove vengono prodotti vini di qualità. In ciascuna di queste zone le condizioni del terreno e del clima sono eccezionalmente favorevoli alla coltura delle viti, e in special modo, di quelle varietà autoctone che, da secoli/millenni , si sono là acclimatate.
Il dolce clima mediterraneo della Grecia con i suoi inverni miti e le assolati estati si differenzia da una zona all’altra per l’influenza delle vicine montagne e/o del vicino mare, dando così luogo a microclimi unici.
I terreni, di media fertilità, più spesso aridi, danno frutti di ottima qualità. I vigneti sono piantati in posizioni privilegiate, in prossimità del mare, nelle isole, sui versanti delle montagne fino anche a 1000 metri. Rari i vigneti di pianura.
In queste condizioni vengno coltivate le tante varietà autoctone di uve, alcune delle quali ci riportano all’antica Grecia.. Nel totale i vitigni autoctoni greci sono più di trecento; da questi si ricava un’ampia gamma di vini. Ciascuno di questi vini con la sua personalità e il suo forte e tipico carattere rappresenta tutto il peso della storia geologica del luogo di produzione. Ma rappresenta anche la storia di quel vigneto, della sua evoluzione, dei popoli che lo hanno coltivato, delle loro tradizioni e della loro civiltà.
Certamente, negli ultimi trent’anni, sono stati piantate in Grecia varietà di uve internazionali, che si sono bene adattate e danno ottimi risultati sia come vini monovarietali che in combinazioni con le varietà autoctone.
La varietà di ecosistemi, di microclimi e di vitigni presenti in Grecia conduce ad una gamma molto ampia di vini che vengono classificati secondo la normativa europea.